A pieno ritmo la Fiera “Yacht Med Festival”!
La splendida cornice naturale del molo di Gaeta, i numerosi ed interessanti eventi, unitamente alla varietà degli stand, stanno facendo registrare ottime presenze all’annuale Fiera dell’economia del Mare.
I “Mosaici Pastore”, veterani di questo evento, sono presenti nel percorso di Artigianato Artistico con il gruppo di artigiani “IN ARTIS” (stand 123). In esposizione i lavori del laboratorio, degli allievi e durante tutta la manifestazione si sta registrando una grande curiosità verso le dimostrazioni dal vivo. Come lo scorso anno, vista la consistente richiesta c’è anche la possibilità di cimentarsi gratuitamente nel mosaico in legno e di acquistare i kit fai da te.
Dimostrazioni dal vivo – piccoli allievi
Non solo nautica, quindi, ma anche artigianato artistico di qualità della provincia di Latina. Impossibile non soffermarsi ad ammirare quanta manualità e passione ci sono dietro un’opera: antichi mestieri, antiche e nuove materie prime unite per creare nuovi oggetti e complementi di arredo.
Nel percorso in fiera possiamo ammirare anche le eccellenze della provincia di Latina, aderenti al progetto “Le Vie dell’Artigianato Artistico” promosso dalla CNA, di cui fa parte anche Raffaele Pastore. Artigiani della ceramica, del rame, delle scenografie in polistirolo, della sartoria di alta moda e del legno stanno dando in questi giorni di fiera, con laboratori temporanei, dimostrazioni dal vivo.
Dopo più di 20 anni che realizzo mosaici, ho deciso di proiettarmi al di fuori dei confini nazionali, aprendo così un negozio virtuale su Etsy leader mondiale dell’e-commerce diffuso soprattutto all’estero.
Sono curioso di affacciarmi sul mondo dell’ e-commerce perché mi farà conoscere persone, altri artigiani e mi permetterà di avere una vetrina virtuale sul mondo. Sono sicuro che sarà un’opportunità per crescere umanamente e professionalmente.
Il “Viaggio tra i legni” un percorso di (ri)scoperta della materia prima che mi accompagna sin dai primi anni della mia adolescenza e con cui “lavoro” per realizzare anche i miei mosaici. Lo “start” per aprire questa serie di articoli sui vari tipi di legni, l’ho ricevuto direttamente da voi che mi (ci) seguite in questo blog. Molti di voi mi hanno chiesto di conoscere qualcosa in più sulla provenienza, le caratteristiche tecniche e gli usi dei legni più utilizzati nel mosaico in legno e nella falegnameria artigianale.
Non volendomi sostituire a preziose ed estese fonti web e/o cartacee, riporterò alcuni dati tecnici, e maggior nozioni dettate dall’esperienza nella lavorazione di questo splendido materiale!
Spero di assolvere almeno in parte alle vostre richieste e mi raccomando…le vostre curiosità saranno preziosissime!
Bene, come non partire da uno dei legni più utilizzati nel mosaico…l’Acero!
Appartenente alla famiglia delle Aceraceae, si presenta in natura come un albero ad alto fusto o a cespuglio e cresce nelle zone temperate di tutta l’Europa, in America, nell’India e nell’Estremo Oriente.
Acero campestre – utilizzato nella lavorazione del legno e nel mosaico
Acero canadese – utilizzato per estrarre lo sciroppo d’aceroAcero giapponese – adatto per formare bonsai
Spesso l’acero si ritrova con diversi nomi commerciali, questi i più usati: Acero – Italia Ahorn – Germania Maple – Gran Bretagna Erable – Francia
Nella lavorazione si nota il colore bianco o bianco giallastro del legno che per effetto della luce e dell’aria con gli anni tende ad ingiallirsi sensibilmente.
L’acero è un legno medio duro a tessitura piuttosto fine tanto da avere dei pori quasi invisibili, seppur ovviamente presenti, frutto dei micro canali conduttori della linfa. Il taglio è abbastanza agevole con sega circolare con placchette al widia, come pure la finitura a cera d’api nei lavori di mosaico. Un legno indicato per cornici, intagli (infatti è spesso utilizzato anche nella costruzione di strumenti musicali), per lavori al tornio ed è facilmente tranciabile e sfogliabile.
Nelle tessere del mosaico in legno, e non solo, si notano le specchiature radiali risaltare come sottili strisce o vene lucenti dette anche marezzature…tanto che spesso risulta non immediato riconoscere il verso della venatura soprattutto nel tratto detto “primo tronco”. Il verso delle venature è importantissimo soprattutto per la composizione dei mosaici geometrici, perché grazie alle qualità dell’acero, si riescono ad ottenere degli effetti simili al madreperla.
Spero di aver sciolto qualche dubbio e soprattutto stuzzicato la vostra curiosità…prossimamente parleremo del mogano!
Nel momento oramai famoso della “merenda” al corso in laboratorio, cogliamo l’occasione per conoscere Sonia, casalinga di Fondi ed allieva da 2 anni di Raffaele e Amalia. Anche lei, come gran parte degli allievi del laboratorio ha completato il percorso geometrico per dedicarsi a realizzazioni artistiche.
Tra un bicchiere di té e un muffin, Sonia ci racconta dei suoi primi lavori di mosaico artistico, un piano per tavolino e un quadro ritraente due ballerini…
Piano per tavolino
Ben trovata Sonia! Viene spontaneo chiederti subito come mai una casalinga già molto impegnata con la cura della famiglia e della casa si sia messa in “gioco” con il mosaico in legno?
é iniziato tutto quando mio figlio mi ha regalato un vassoio in mosaico fatto da lui andando al corso di Raffaele ed Amalia. Mi è piaciuto tantissimo e ho voluto provare anche io, da qui è nata questa passione.
Quali sensazioni hai provato quando ti sei avvicinata al primo lavoro?
é stato emozionante riuscire a realizzare il mio primo lavoro artistico (il piano per tavolino) e da lì ne ho realizzati altri ancora più impegnativi.
Mi è piaciuta l’idea di arredare la mia casa con un oggetto realizzato con le mie mani e soprattutto come lo desideravo!
Ballerini
Bene, pensando al tuo percorso nel mosaico in legno, quali i lavori a cui hai dedicato più attenzioni? Che hanno richiesto un impegno “tecnico” maggiore?
Ho dedicato più attenzione ad un quadro ritraente Alessandro Magno che assalito da un leone viene soccorso da Cratero (generale macedone). Lavoro impegnativo per il taglio delle tessere, per la resa dei soggetti in movimento e la criniera del leone, sicuramente una grande soddisfazione.
Particolare – Alessandro Magno
Alessandro Magno assalito da un leone
Al corso ha preso parte anche tua figlia Martina, come è avvenuto il “contagio” tra voi due?
Mia figlia vedendo le mie opere ha voluto cimentarsi in quest’arte realizzando delle opere (orologio da parete “Tao”, cornici portafoto) che poi ha regalato. Posso dire che ognuno di noi ha trovato il modo per esprimere sé stesso, e non da ultimo un’ottima idea per regalare qualcosa di originale e fatto con le proprie mani.
Orologio da parete “Tao”
Cosa ti senti di dire alle casalinghe o altre donne impegnate che ci leggeranno?
Fare mosaico è un modo per tirare fuori una parte artistica che c’è dentro di noi. Essere dei piccoli artisti per noi stessi, essere orgogliosi per aver realizzato delle opere che non avremmo mai pensato di riuscire a fare. Per me è una grande soddisfazione e sono molto orgogliosa di quello che sono riuscita a realizzare.
Grazie, Sonia! Vedo che gli altri sono nuovamente a lavoro ed io non voglio sottrarti ancora alla tua passione…alla prossima!
Quest’oggi allunghiamo, virtualmente, il passo a Reggio Emilia, dove ci aspetta Andrea, ingegnere edile, già appassionato di tarsia. Sarà un’ottima occasione per scoprire quest’altra interessante tecnica di lavorazione del legno oltre al mosaico in legno.
Buongiorno Andrea e ben trovato!
Buongiorno e un saluto affettuoso a tutti voi.
I lettori mi hanno confidato la curiosità di conoscerti e di addentrarsi anche nel mondo della tarsia. Puoi dirci quali sono le tue tecniche preferite e come è stato il tuo incontro con il mosaico in legno?
Diciamo che riassumendo brevemente la mia passione per il legno è iniziata nel 2007 grazie a un corso di restauro che ho tenuto a Bologna: successivamente mi sono appassionato alla tecnica del traforo e soprattutto alla Tarsia di Rolo, grazie a un amico che mi ha pazientemente insegnato la tecnica dell’intarsio geometrico. La passione per questa tecnica di intarsio che prevede l’utilizzo di lastronature di 3-4 mm, mi ha portato in questi anni a realizzare alcune scacchiere, tavoli e oggetti intarsiati quali scatole portaoggetti o anche cornici. Nel corso del 2012 grazie alla rivista LegnoLab, ho conosciuto Raffaele e la tecnica del micro mosaico in legno.
Nel realizzare “Le ballerine” quanto ti sono state utili le tue competenze nella tarsia?
La tarsia mi è servita anche per la realizzazione del mosaico in quanto entrambe le tecniche hanno una cosa in comune ossia richiedono grande precisione e pazienza nell’accostamento delle “micro-tessera” in legno necessarie per ridurre al minimo le fessure di esse.
Quindi, se ho capito bene, i tuoi primi contatti con Raffaele sono stati tramite l’invio di kit “fai da te”, e un’assistenza via telematica, quand’è che hai sentito l’esigenza di addentrarti nel mosaico in legno, con il “weekend intensivo” in laboratorio?
Come detto prima nel maggio del 2012 grazie alla rivista LegnoLab, ho conosciuto Raffaele e la tecnica del micro mosaico in legno. Senza pensarci un attimo e “approfittando” della fortuna di essere rimasto in cassa integrazione per alcuni mesi, dopo essermi messo in contatto per via telematica con Raffaele, ho deciso di trascorrere un paio di giorni a Fondi nel laboratorio di Raffaele, in quanto volevo apprendere dal vivo questa tecnica per me completamente nuova e incredibile.
Devo dire che è stato un bel viaggetto da Reggio Emilia….ma ne è valsa la pena sia per la gentilezza di Raffaele e Amalia, che mi hanno accolto nel loro bellissimo laboratorio e insegnato la loro tecnica, dalla creazione delle micro tessere in legno alla realizzazione del mosaico fino alla finitura. Ho iniziato quindi la realizzazione del mio piccolo quadro con le 3 ballerine composto da più di 10000 pz 4x4mm. Ho impiegato molto tempo per terminarlo soprattutto perché ho voluto dare allo sfondo una mia impronta creando cerchi con centro sul capo delle tre ballerine….questo mi ha portato ad allungare notevolmente i tempi ma l’effetto finale mi ha dato molta soddisfazione.
Te la senti di dare 3 parole chiavi a chi si avvicina al mosaico in legno provenendo magari da altre tecniche di lavorazione del legno?
Beh diciamo semplicemente a tutti gli appassionati della lavorazione del legno come me che questa tecnica è semplicemente fantastica e unica, in tre parole serve “precisione”, “creatività” e “serenità”
L’essere precisi abbinato alla serenità con cui ci si deve approcciare al micro mosaico, si compendia con la creatività che serve per creare il soggetto e abbinare le varie essenze dei legni.
Sono sufficienti queste 3 caratteristiche per chi si vuole accostare al micro mosaico e ottenere gradi risultati.
Prima di lasciarti, vorremmo sapere: hai progetti futuri con il mosaico in legno?
Si, vorrei realizzare un tavolo circolare intarsiato con al centro un micro-mosaico e mi affiderò alla consulenza e grande creatività di Raffaele e Amalia.
Grazie per la tua disponibilità, Andrea, alla prossima e… buon lavoro!
Grazie a voi! Per chi fosse interessato a vedere le mie piccole creazioni lascio il link alla mia pagina facebook:
Intervista: “Dall’informatica al mosaico in legno”
Oggi incontriamo Marco D’Amico, informatico di Milano. Attualmente si occupa di commercio elettronico. E’ uno degli ultimi allievi, cronologicamente parlando, che ha voluto intraprendere questa nuova esperienza. È un onore per me ospitarlo in questa sezione, passare dall’informatica al mosaico in legno il salto è notevole e occorre umiltà e voglia di mettersi in gioco. Ha iniziato la sua esperienza nel mosaico con un corso a distanza, che lo ha portato, con una buona dose di innata manualità, a realizzare un piano per un tavolino da salotto. Allora Marco, siamo curiosi di sapere cosa ha solleticato il tuo interesse? Avevi preoccupazioni iniziali?
La passione per il legno, un viaggio in Giordania con i suoi mosaici bizantini di Madaba e la voglia di scoprire un’arte manuale: sono questi gli elementi che mi hanno avvicinato al mondo del mosaico in legno.
Anche se si è trattato di un corso a distanza, grazie all’aiuto, alla pazienza e all’esperienza professionale di Raffaele Pastore, sono riuscito a realizzare la mia prima opera in piena autonomia.
Non ho avuto particolari preoccupazioni iniziali, la determinazione, la costanza e l’aiuto di Raffaele mi hanno incoraggiato e fatto affrontare la sfida con estrema serenità e motivazione.
Grazie a questa esperienza ho scoperto qualcosa di me che non conoscevo, ho trovato un nuovo sbocco per la mia creatività ma soprattutto è nata un’amicizia con un uomo semplice, leale e disponibile che lotta con passione per fare sopravvivere la sua professione di falegname e l’artigianato artistico del nostro paese.
Posa delle tessere sul piano del tavolino. Essenze utilizzate: paduk, tanganika.Lavorazione del piano per tavolino – motivi tradizionali dell’artigianato sardo
Come in tutte le cose quindi ci vuole quella spinta iniziale e poi tutto viene in modo naturale. Adesso entriamo nel dettaglio, puoi dirci quali sono state le difficoltà che hai dovuto superare nel realizzare il piano per il tavolino? Quanto tempo gli hai dedicato?
La mia difficoltà principale è stata quella di ritrovare la calma e la pazienza nel fare le cose. La frenesia e i ritmi di lavoro incessanti soffocavano la mia creatività: volevo realizzare tutto subito ed in fretta, senza soffermarmi sui particolari. Avvicinarmi al mondo del mosaico in legno è stato un modo per disintossicarmi da tutto questo, per rallentare e riscoprire la bellezza di un’arte manuale che richiede molta pazienza e precisione.
In un mese ho portato a termine la mia prima opera, un tavolino da salotto con decorazioni rievocative dell’artigianato sardo in legno di Paduk e Tanganika. La sera, dopo cena, dedico un’oretta al mosaico in legno; mi rilassa, mi distacca dai problemi e pensieri del quotidiano e la mia creatività prende forma con solo uno scalpello e piccole tessere in legno.
Tavolino completatoParticolare del tavolino
Hai iniziato sicuramente un lavoro impegnativo per un principiante, e nei primi contatti a distanza te lo facevo notare, ma poco alla volta mi hai in parte smentito. Successivamente hai sentito l’esigenza di fare un corso intensivo nel mio laboratorio per imparare alcune tecniche fondamentali per progredire nel mosaico in legno. Raccontaci qualcosa…
Già al secondo lavoro ho potuto constatare notevoli miglioramenti nella mia tecnica: grazie alla costanza, ai consigli di Raffaele lavorare su un opera in piena autonomia è diventato facile. Nonostante tutto ho scelto comunque di fare un corso intensivo presso il laboratorio Pastore per colmare lacune e dubbi su certe fasi della lavorazione del legno. In particolare sulla stuccatura, levigatura e applicazione della cera d’api, fasi finali di ogni opera in mosaico. Non vi nascondo il mio pessimo rapporto con lo stucco! 😀
Il corso mi è servito a molto: il mio ultimo lavoro, lo specchio in legno di pero, l’ho stuccato e levigato completamente da solo!
Un’impagabile soddisfazione!
Raffaele e Marco durante il corso intensivo
La soddisfazione per il primo lavoro, ti ha dato ovviamente la carica per proseguire. Come hai scelto gli altri lavori? E viene la curiosità di sapere, hai affrontato difficoltà inaspettate o tutto è andato liscio?
Le idee e la creatività non mi mancano. Terminata un’opera ho già in mente quale sarà il mio prossimo lavoro. Dopo il tavolino ho realizzato un orologio in legno di Paduk e Tanganika ed uno specchio artistico in legno di Pero e Wenghè.
Orologio da parete in tanganika e paduk
Ogni opera e’ un continuo sviluppo esponenziale della propria tecnica. Gli errori ed imprecisioni commessi all’inizio vengono superati e migliorati ad ogni realizzazione. Questo è uno dei motivi che ti galvanizzano e stimolano ad andare avanti.
Specchio a mosaico in wenghé e peroParticolare dello specchio
Secondo la tua esperienza, ti senti di dare 3 parole chiave per chi si avvicina alla tecnica del mosaico in legno?
Le tre P: Pazienza, Precisione e Passione.
Marco, ti ringrazio per la disponibilità e il tempo che ci hai dedicato. Sono certo che il mosaico in legno potrà regalarti altre soddisfazioni e dar sfogo alla tua abilità manuale. Aspettiamo la tua prossima “fatica” nel mosaico in legno!
Workshop informativo e di orientamento sui finanziamenti europei
Mercoledì 18 dicembre 2013 a Latina è in programma un workshop informativo e di orientamento su bandi europei e sulla europrogettazione.
A questo workshop prenderà parte anche l’artigiano mosaicista Raffaele Pastore e gli artigiani della Provincia di Latina. Dopo il saluto iniziale del Presidente “Rete Imprese Italia” di Latina Vincenzo Zottola, interverranno: Guido Fabiani, Ass. Sviluppo Economico e Attività Produttive della Regione Lazio e Luigi Campitelli, Direttore Area Affari Industriali Sviluppo Lazio.
L’appuntamento è alle ore 15,00 nella sede di Latina dell’Università La Sapienza in Viale XXIV Maggio, 7
Il kit mosaico per “fai da te” rimane sempre una delle richieste più frequenti per quanti, volendo avvicinarsi alla tecnica del mosaico in legno, non hanno l’occasione di frequentare i nostri corsi. Per questo ho voluto scrivere quest’articolo e parlarvi dei nostri kit pronti anche per la spedizione.
Un kit “base” che abbiamo in pronta consegna è una cornice porta foto o con specchio. La cornice ha un motivo a greca (personalizzabile in base alle possibilità tecniche di realizzazione e alla fantasia dell’allievo), realizzato con due essenze di legno pregiato.
Il kit mosaico è costituito da: una base in multistrato con cornicetta già pronta a misura con taglio a 45°; 660 + 468 tessere per ciascuna essenza; un foglio con il disegno della greca predefinita; un tubetto di colla vinilica; cordicella e quattro angoli per l’incollaggio della cornicetta esterna; vetro trasparente da 2 mm di spessore. Infine nel kit è compreso un foglio istruzioni.
Durante l’esecuzione della cornice è compresa l’assistenza a distanza via telematica: cellulare, skype anche con webcam e microfono, mail.
Qui di seguito ci sono altre due cornici porta foto (o con specchio) con greche diverse:
Se stai cercando nuove idee regalo per amici amanti del “fai da te” o semplicemente vuoi regalare qualcosa realizzato con le tue mani…perché non provare con il kit mosaico cornice porta foto?
“La Russia arreda italiano”, questo il titolo del convegno al quale sto partecipando questa mattina. L’obiettivo è quello di conoscere e farsi conoscere anche nel mercato della Federazione Russa e paesi dell’ex URSS. Il convegno è stato organizzato dalla CNA e dal Ministero dello Sviluppo Economico e Agenzia ICE. Chissà se il mosaico in legno sbarcherà anche in queste terre.
Il progetto “The Italian Makers”, promosso dalla Fondazione Mondo Digitale e Inail con la collaborazione della CNA intende valorizzare e rilanciare l’artigianato nella Regione Lazio. Tale progetto coinvolge 400 giovani di 10 scuole nelle province del Lazio, esperti Inail e del CNA-Asq di Roma, innovatori sociali e artigiani del territorio. A questa iniziativa è stato invitato l’artigiano – mosaicista Raffaele Pastore che nei prossimi mesi ospiterà 2 giovani per un periodo di stage nel proprio laboratorio.
Il 24 ottobre scorso, nella sede regionale dell’Inail a Roma, Raffaele Pastore ha partecipato al lancio del progetto “The Italian Makers”, portando la sua esperienza di artigiano e mosaicista, con un’attività nel mondo del legno di oltre 50 anni.